Il burro di karitè è ricavato dai semi di Vitellaria paradoxa o Butyrospermum parkii, in onore del suo scopritore Mungo Park, esploratore scozzese della fine del Settecento che in uno dei suoi molti viaggi lungo il fiume Niger scoprì proprietà e usi che ne facevano le popolazioni indigene locali. L’albero del Karité è una pianta legnosa ad alto fusto appartenente alla famiglia delle Sapotacee. Questo albero predilige i climi aridi della savana Sub Sahariana e produce frutti di forma sferica o ellissoidale contenenti da 1 a 3 semi. Il burro di karitè è ottenuto secondo una procedura tradizionale che richiede diverse fasi di macinatura delle noci, quindi essiccazione e bollitura fino a separare la parte grassa, che si presenta come una sostanza di colore giallo semi-solida a temperatura ambiente.
FUNZIONE COSMETICA
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Ricco di vitamina A, B, E ed F, Il Burro di Karité è un ottimo anti-age. Previene le rughe grazie alla presenza di sostanze insaponificabili che stimolano la produzione di collagene ed elastina, rendendo la pelle di viso e decolleté molto più elastica e tonica. Contrasta l’invecchiamento cellulare, per la sua azione contro i radicali liberi e contro gli agenti esterni come il vento e il freddo.
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Proprietà cicatrizzanti e lenitive del dolore che lo rendono indispensabile in caso di piccole scottature, contusioni, dolori articolari e muscolari.
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In gravidanza, previene e riduce le smagliature localizzate su addome e seno, come pure cura e lenisce le ragadi del seno durante l’allattamento.
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Protegge la delicata pelle dei neonati da arrossamenti e irritazioni provocati dal pannolino.
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Ha anche una buona azione schermante dei raggi UV che gli conferisce la proprietà di blando filtro solare, proteggendo così la pelle dall’aggressione di radiazioni nocive.
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Ottimo come balsamo per i capelli secchi e stressati per renderli più morbidi, oppure sul cuoio capelluto in caso di secchezza, irritazioni, dermatiti e forfora.
NOTE
- Grazie alle straordinarie proprietà rigeneranti che possiede, il karitè fin da tempi remoti è chiamato anche "albero della giovinezza".
- In Africa viene usato anche in cucina, come condimento e analogamente all’uso che viene fatto in Italia dell’olio di oliva.